L'OZONOTERAPIA NELLA CURA DELLE PATOLOGIE VASCOLARI

Il Centro Medico Quisisana è specializzato in Ozono Terapia per numerosi trattamenti, per la cura di diverse patologie, tra le quali rientrano le patologie vascolari. Le patologie della circolazione e del microcircolo sono efficacemente affrontate con le più valide e attuali terapie con OssigenoOzono.

A partire dalle più comuni patologie di pertinenza vascolare (come le teleangectasie, la felebodinia...), passando quindi alle varici superficiali primitive, alle arteriopatie degli arti inferiori, per giungere sino alle ulcere flebostatiche e arteriopatiche obliteranti degli arti inferiori: si tratta di patologie che possono avere enorme beneficio dall’impiego della miscela OssigenoOzono.

Le flebopatie interessano il sistema venoso tutto, la arteriosclerosi e le arterie grosse e medie il morbo di Burger le arterie piccoli e distali, il diabete colpisce le arteriole, il morbo di Reynaud colpisce il microcircolo. Diverse sono le vie di somministrazione della miscela di OssigenoOzono per la cura delle suddette patologie. Può essere sufficiente solo la via sottocutanea, con infiltrazioni laterali al decorso di un vaso con la tecnica dello scollamento venoso (quindi approfittando dell’azione della miscela che va a diffondersi a raggiera).

Di fronte a patologie più avanzate si può ricorrere alla tecnica della Grande AutoEmo Infusione. Questa garantisce una maggiore ossigenazione sistemica con miglioramento del circolo e del microcircolo. In presenza di ulcere, sia flebostatiche sia arteriopatiche obliteranti, risulta particolarmente valido il trattamento topico con sacchetti arricchiti di miscela di OssigenoOzono.

Questa tipologia di terapia è una delle armi migliori che hanno a disposizione i medici per affrontare il problema dell'ernia al disco, senza dover ricorrere all’intervento. Il meccanismo mediante il quale l’Ossigeno-Ozono interviene efficacemente sull’ernia consiste nella disidratazione della protrusione o ernia con risoluzione definitiva. Comunque la miscela è capace di apportare miglioramenti alla circolazione del sangue e al microcircolo, ed ha anche ottime proprietà antinfiammatorie e analgesiche.

L'OZONOTERAPIA NELLA CURA DELL’ERNIA DEL DISCO

Il Prof. Francesco Vaiano, vicepresidente della Società Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia con sede a Bergamo, conduce da numerosi anni ricerche e applicazioni su questo sistema terapeutico. È stato, negli anni, grande sostenitore e diffusore dell’utilizzo dell’ozono terapia nella cura dell’ernia del disco.

L’ozonoterapia è impiegata da 25 anni in questo settore e recentemente si sono potuti valutare i risultati con statistiche alla mano: il 90% delle persone sottoposte al trattamento non accusa più dolori, può muoversi, correre e non ha più alcuna necessità di ricorrere all’intervento chirurgico.

Questa cura è destinata a diventare l’arma vincente con cui i medici potranno combattere il problema, senza dover ricorrere all’intervento. Il meccanismo con in quale l’ossigeno-ozono agisce sull’ernia consiste nella disidratazione della protrusione o ernia con risoluzione definitiva. Comunque la miscela è capace di migliorare la circolazione del sangue e il microcircolo e ha grandi proprietà antifiammatorie e analgesiche.

In genere sono sufficienti 12-15 sedute da effettuarsi a distanza di 3-4 giorni una dall’altra per notare i benefici delle iniezioni. L’efficacia dell’ossigeno-ozono terapia contro il dolore è da attribuirsi al fatto che l’introduzione di questi due gas miscelati rigenera i tessuti della schiena, per sua natura carente di ossigeno.

L’ozonoterapia è indicata in tutti i casi di ernia del disco. In particolare, per quei casi in cui l’ernia viene dichiarata “inoperabile chirurgicamente” perché si presenta come una iniziale protrusione. Le iniezioni non sono dolorose, provocano solo un po’ di fastidio che scompare dopo pochi secondi.

IL TRATTAMENTO

Generalmente i trattamenti completi hanno una durata che va dalle 12 alle 15 sedute eseguite con frequenza bisettimanale; queste sedute possono aumentare a seconda alla gravità delle patologie. I risultati che si stanno conseguendo sono molto incoraggianti, e molto spesso risolutivi. In base ai casi, può essere necessaria una terapia di mantenimento.

L’Ozono ha una efficace azione benefica sul microcircolo grazie a un meccanismo biochimico complesso:

  • Riduce le lunghe catene lipidiche della membrana eritrocitaria portando a una migliore deformabilità della stessa e a una riduzione della viscosità ematica e plasmatica.
  • Garantisce una più elevata diffusione di ossigeno ai tessuti mediante l’aumento della glicolisi.
In ultimo, va fatto notare che la miscela di OssigenoOzono non ha effetti collaterali. Inoltre, può essere somministrata a chiunque, senza limiti di età. Le sole controindicazioni: il favismo, l’ipertiroidismo in fase acuta e la gravidanza (in quest'ultimo caso, se ne evita l'utilizzo in via precauzionale).

L’OZONO NELLA CURA DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI

Sicuramente si può affermare che le patologie delle articolazioni, in quanto a frequenza, possono essere classificate al secondo posto (subito dopo l’ernia discale) per quanto riguarda la terapia con ossigeno-ozono.

Le articolazioni, assieme ad altre componenti: ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagine, rappresentano delle unità anatomo-funzionali dell’apparato locomotore in cui i singoli costituenti operano interagendo gli uni con gli altri.  

Le articolazioni sono strutture complesse in cui si integrano perfettamente diverse funzioni meccaniche con funzioni di stabilizzazione e facilitazione del movimento; da qui si può facilmente dedurre come sia sufficiente una parziale alterazione di una di queste funzioni e/o elementi costruttivi, perché si possa manifestare una vera e propria malattia.

Anche se numerose, le malattie possono essere raggruppate in quattro categorie: malattie infiammatorie (artrite, artrite reumatoide, gotta); malattie degenerative (artrosi con le sue varie localizzazioni alla colonna vertebrale e alle articolazioni grandi, medie e piccole); malattie traumatiche (con i vari aspetti di gravità immediata e a distanza e con possibile compromissione funzionale); malattie cosiddette aspecifiche (entensopatie, tendiniti calcifiche).

La medicina tradizionale affronta queste malattie con farmaci antiflogistici/analgesici per via generale, che agiscono sul dolore con meccanismo antiinfiammatorio e antalgico; altre volte la medicina tradizionale sceglie la via infiltrativa locale con sostanze ad azione antiflogistica (steroidea e non, e cioè i FANS), sinoviolitica e condroprotettiva. A volte vengono usate le terapie fisico-termali in strutture adeguate e ben organizzate. Altre volte ancora si ricorre alla microchirurgia endoscopica o, quando occorre, alle protesi articolari.        

L’ossigeno-ozono terapia ormai si è assicurata uno spazio importante come terapia integrativa e spesso risolutiva nelle varie patologie articolari; tutte le articolazioni grandi, medie e piccole possono beneficiare dell’azione dell’ozono, cioè della miscela di ossigeno-ozono. Sicuramente la maggior frequenza apparitene al ginocchio, alla spalla, a tutta la colonna vertebrale, ma si può affermare che non è da meno l’utilizzo di questa metodica nel gomito, mandibola, caviglia, polso (compreso tunnel carpale), e dita, e per via periarticolare l’articolazione dell’anca. Le sedute, come quantità, variano dalle 8-10 alle 15 in base alla gravità della patologia e la frequenza è monosettimanale, in caso di intrarticolare, o bisettimanale, se periarticolare.


Intrarticolare antero-laterale ginocchio sinistro

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